sabato 30 aprile 2011

Perchè non abbiamo la sensazione di crescere?

Stavo studiando anatomia, quando mi sorge una domanda: ma perchè non abbiamo la sensazione di crescere?
Ho proposto la domanda su facebook ed una professoressa mi ha risposto (cosa che non mi aspettavo affatto!!). Il nostro corpo raggiunge la statura di adulto in circa 20 anni, dunque cresce molto poco tutti i giorni e non è possibile accorgersene.
Tuttavia può capitare di sintersi crescere: si provano allora dolori alle articolazioni e perfino una stanchezza passeggera.
Ma generalmente, l'aumento di statura è un fenomeno tanto naturale, lento e progressivo, che scheletro e muscoli crescono, senza che sia possibile rendersene conto.

martedì 26 aprile 2011

LA VITA INTIMA DEL GENOMA

Sono rimasta affascinata dalla lettura di un articolo,pubblicato ad aprile 2011 su Le Scienze, da Tom Misteli dal titolo "La vita intima del genoma".
Misteli è uno studioso di biologia molecolare che si occupa dell'analisi dell'organizzazione del genoma, dopo che era già stato reso noto il suo sequenziamento, perchè ad essa è correlata la funzione. Nel testo sono esposti i risultati cui egli giunge:
- i cromosomi non sono sparsi a caso, ma ciascuno occupa una posizione precisa nel nucleo;
- Tom parla di territorio cromosomico: 1 cromosoma lo troverò sempre nella stessa posizione, nell'ambito della stessa linea cellulare;
- esiste una relazione posizione-espressione: i cromosomi più schiacciati verso la membrana interna del nucleo sono quelli che di norma sono meno espressi;
- infine è stato visto che due cromosomi vicini, es. 12 e 13, tendono a restare associati e questo è a favore della dimostrazione del fatto che la posizione determini una regolazione funzionale dei cromosomi.

Questo era lo scopo che Tom Misteli voleva raggiungere, inoltre aggiunge che confrontando una cellula sana ed una cancerosa, in quest'ultima i cromosomi cambiano posizione, quindi diversa funzione.

sabato 16 aprile 2011

Io non ho mai apprezzato molto i becchi appuntiti,



anche perchè da piccola avevo la brutta abitudine di mangiarmi le unghie e, mia nonna, mi diceva sempre che sarebbe venuto il signor ・Becco appuntito・ a beccarmi le mani. Da quel momento ho sempre disprezzato falchi, acquile, gufi e qualsiasi altro rapace, finchè, nel mese di dicembre 2010, mi sono trovata spettatrice di un curioso spettacolo:
IL VOLO DEI RAPACI e da allora mi sono appassionata scoprendo molte cose
.I rapaci sono degli uccelli molto affascinanti, ma allo stesso tempo temuti per i loro famigerati artigli e becchi ad uncino, capaci di lacerare la carne delle loro predi. Esistono principalmente due ordini di rapaci: i falconiformi, ovvero rapaci che cacciano di giorno, e gli strigiformi , ovvero che cacciano di notte. RAPACI FALCONIFORMI Nibbio reale
Il nibbio reale, un tempo diffuso anche in Italia, oggi è molto raro nella nostra penisola; lo si trova invece più facilmente nei boschi di latifoglie dell'Europa centrale. In volo si riconosce per il profilo delle ali lunghe e angolate; a terra, per il colore ruggine del piumaggio, screziato di ocra e di bruno. Talvolta nidifica vicino alle colonie degli aironi cinerini, per cibarsi dei loro piccoli.
Aquila delle steppe

 Dotata di un'apertura alare di 175-260 cm, l'aquila delle steppe è adattata all'ambiente delle steppe del Caucaso, Mar Caspio e Asia centrale, in cui si riproduce. Preda piccoli mammiferi, soprattuto scoiattoli ma può cibarsi anche di resti di animalimorti e insetti.
 RAPACI STRIGIFORMI Gufo comune Oltre all'eccellente udito, il gufo comune è dotato di una vista eccezionale che gli consente di individuare un topo a 600 m di distanza alla sola luce di una candela. Dotato di un'apertura alare di 90-100 cm e lungo circa 40 cm, è un cacciatore notturno che si ciba principalmente di piccoli roditori, quali arvicole e topi. Quando è posato su un ramo, per rendersi meno visibile tende ad allungare il corpo e ad appiattire le penne così da confondersi fra i rami.
Civetta delle nevi

Diffusa nelle regioni settentrionali dell'Eurasia e del Nord America, la civetta delle nevi è uno dei pochi strigiformi dalle abitudine diurne. Protetta nei mesi invernali da un piumaggio quasi completamente bianco, cattura roditori e altri piccoli mammiferi, che costituiscono la sua dieta.
 Questi uccelli, oltre ad essere dei bravi predatori, sono anche degli ottimi esibizionisti, infatti molti rapaci vengono protetti e addestrati in dei parchi naturali, per poi farli esibire in spettacolari numeri, come la caccia alla preda. Questi spettacoli sono dei momenti in cui è divertente vedere questi rapaci esibirsi, ma servono anche per conoscerli meglio sia nel loro aspetto fisico, ma anche nel loro carattere. Adesso godetevi questa esibizione sui "Falconieri del re" Buona visione[InternetShortcut]
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Ehi, ma davvero pensavate che volessi fare un documentario sugli uccelli???!!!
Volevo solo rappresentare la mia famiglia in versione "rapace": il signor Becco appuntito è mio padre appena svegliato, il nibbio reale mia madre, sempre allerta, l'aquila delle steppe sono io sempre di corsa, a prendere il 14 Via Ripa, per non perdere il treno, il gufo comune è il mio fratellino, ingenuo e tenerone, infine la civetta delle nevi è mia sorella, bianca come una mozzarella!!!
ahah!!